La rivista è di quelle “importanti”, MySelf, del gruppo Condè Nast, quello che pubblica Vogue e Vanity Fair per intenderci. Elisabetta Ambrosi mi ha contattata perché voleva raccontare una realtà che vede come protagoniste le donne che scrivono. Si parla di selfpublishing ma, sopratutto, della voglia di comunicare e di avere successo nel difficile mondo dell’editoria.
Un fenomeno che ha preso molto piede negli USA e nei paesi anglosassoni ma che da noi incontra ancora qualche resistenza, se non altro perché di difficile interpretazione da parte dei lettori. Le case editrici invece, molto attente a ciò che avviene nel web, se ne stanno accorgendo. E accade anche che una scrittrice possa essere contattata e pubblicata in modo tradizionale. E’ quello che è accaduto a me, è quello che ho raccontato. I dettagli li troverete sfogliando MySelf di marzo. In tutte le edicole.
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