Io, l’ascensore…E tu (ma com’è andata a finire poi con Claudio Baglioni?)

Immagine presa da qui

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Ci sono racconti che a un certo punto bisogna scrivere. Una sorta di esorcismo. Te ne liberi e via, non ci pensi più. Macchè, non è così, e chi scrive lo sa bene. Mettere certi fatti nero su bianco serve solo ad aiutare la memoria, una sorta di soccorso preventivo per gli anni che verranno. Ma certi racconti possono rappresentare un outing pazzesco. Non solo per il contenuto, vero o finto che sia. Ma per il fatto che si mettono a nudo le proprie debolezze, le passioni a volte infantili, e pare quasi di violentare quella ragazza che eternamente vive nel mondo dei suoi sogni. E allora perché divulgarli? Perché…perché si arriva in quel momento della vita in cui non te ne frega niente di quello che gli altri possono pensare. E allora, tanto vale…

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