#PiùLibriPiùLiberi2014 la fiera delle polemiche

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Non voglio, non vorrei aggiungerne altre. Quindi mi limiterò a fare la cronista di qualcosa che sta accadendo prima ancora che l’edizione di Più Libri Più Liberi 2014 abbia inizio.

Ci andrò, come lo scorso anno e quello prima ancora. Ci andrò per incontrare amici e per godermi lo spettacolo. E anche per vedere se ci sarà qualcosa di nuovo. Per ora la notizia che ha colpito tutti è che, tra i professionisti del settore, non sono annoverati scrittori e traduttori. Sì, avete capito bene. Coloro che i libri li “fanno”, li “creano”, li “pensano” dovranno pagare il biglietto [qui l’articolo]. Ora, è pur vero che ogni anno a questa fiera della piccola e media editoria si presentano schiere di autori più o meno pubblicati che si ammassano lì SOLO per stressare le CE con manoscritti, richieste di pubblicazione, etc etc. Tanti, davvero tantissimi. E con la crisi che c’è l’organizzazione della fiera ha pensato bene che tutto questo pubblico non pagante potesse essere fonte di guadagno. Ovvio. Mi piacerebbe vedere Fabio Volo o Barbara D’Urso in fila alla biglietteria…

Ma insomma scrittori, che volete? Non vi basta essere pubblicati da qualcuno? Ora vorreste anche far parte della casta?

Lo scorso anno andai in fiera con un progetto rivoluzionario. Sì, insomma, insieme ad altri 22 folli sognatori ho fatto un po’ di casino [lo racconto qui]. Purtroppo da allora le cose non sono migliorate… L’Italia va a rovescio, che ci volete fare.

Ma le EAP non mancano! Quelle no, perché si sa, loro pagano fior di quattrini per acquistare gli stand, per esporre le loro meraviglie, e magari per presentare i loro talenti all’incauto pubblico lettore. Se lo possono permettere grazie agli incauti autori che li sovvenzionano. Ciò che non capisco, ancora no, sarò ingenua, è perché a una fiera dell’editoria possano essere considerati professionisti i tipografi (questo sono le EAP) e non gli scrittori e traduttori. Ma certo, un libro in fondo è una COSA, e va confezionata bene (?), non ha nulla a che fare col lavoro dell’ingegno e dell’intelletto. E ne ha avuto tanto di ingegno e di intelletto l’autore che sarà presentato il 6 dicembre (non mancherò, statene certi) che ha pagato fior di denari per farsi distribuire (non diciamo pubblicare, che è controproducente, suvvia…) da una nota EAP animalista.

Immagine

Clicca sull’immagine per ingrandire.

Come dicevo io andrò alla fiera, perché ci saranno anche cose belle da vedere e da ascoltare. Di quelle vi racconterò. Per il resto, a voi i commenti…

4 thoughts on “#PiùLibriPiùLiberi2014 la fiera delle polemiche

  1. Che non ci siano autori e traduttori, sinceramente, non mi sconvolge la vita, anche si sente una stonatura. Fiera degli editori… Tecnicamente ci sta.
    Che ci siano le EAP, ecco, questo mi stupisce. Vuol dire che potrebbero esserci anche i produttori di stampanti, perché no?

    • Gli editori espongono ciò che scrittori e traduttori scrivono, e senza questi utlimi i primi non avrebbero ragione di esistere. E neppure i lettori a ben pensare. Diciamo che il problema, l’indecenza vera, è di far esporre le EAP e non i produttori di stampanti. 😀

    • Bhe, quello fu un evento particolare e il momento era quello giusto. Ora potremmo fare qualcosa di diverso, perché la situazione è cambiata e mi piace pensare sia anche per merito nostro.

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