#Alice

f4cf9ce0-71d9-4b79-80dd-5ebde8ec688f_alice-in-wonderland

Alice aveva trovato il suo buco nero e vi era precipitata chiudendo gli occhi, perché in fondo aveva paura del coniglio bianco e di quell’assurdo orologio da panciotto. Di una cosa sola era certa: sarebbe arrivata in fondo e si sarebbe rialzata, se nella caduta non si fosse fatta troppo male.

Una volta le era capitata una cosa simile con Maurice. Si era buttata, lo aveva seguito in quel precipizio misterioso e affascinante che lui chiamava “tunnel dell’amore”. Ma aveva tenuto gli occhi aperti, perché era curiosa, e aveva visto tutto. Le luci, le ombre, i colori, il brivido, tutto le era sembrato di incommensurabile bellezza. Più cadeva, più tutto sembrava intenso. Finché non giunse l’oscurità impenetrabile del fondo, dove perse Maurice e sé stessa. Si ruppe qualche osso quando toccò il fondo, e conobbe il dolore. Per molto tempo, in seguito, ignorò volutamente qualsiasi pertugio volesse in qualche modo attirarla a sé.

E adesso quel coniglio. Con l’orologio nel panciotto. Non l’aveva chiamata, non le aveva chiesto di seguirlo. Per questo Alice decise di farlo. Ad occhi chiusi. Per vincere la paura di perdere le cose belle che avrebbe di certo visto. E quelle brutte.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.