Ciao #2015. Io ti saluto così, niente parolacce, niente insulti gratuiti. E sopratutto non ti butto via. Non è certo tua la colpa se alcuni – molti – di noi, hanno avuto un anno di merda. Tu sei solo tempo, tempo che trascorre. Sta a noi farne commedia o tragedia, successo o fiasco, vita o morte. Quindi a mezzanotte ti metterò in quel cassetto, quello speciale, assieme a tutti gli anni che ti hanno preceduto. E ogni tanto ti farò anche visita, farò prendere luce ai ricordi che, si sa, nel tempo sbiadiscono. E, ne sono certa, il #2016 che sta per arrivare, gli piaccia o no, porterà nel suo DNA temporale anche qualcosa di te. Per il semplice fatto che io sono ancora qui. Brindiamo? Cin Cin!