Anna è tornata

Ci sono storie che meritano di essere raccontate, più e più volte, perché capita che l’attualità, la vita coi suoi contraccolpi, gli eventi che si susseguono giorno dopo giorno, le rendano sempre nuove, come se stessero accadendo ora. O poco prima.

Cosa impariamo noi dalla Storia, quella con la S maiuscola che studiamo sui libri? Non molto se poi non siamo in grado di cogliere segnali e sintomi nel nostro futuro presente, segnali e sintomi del fatto che ciò che abbiamo seminato a un cero punto lo dovremo raccogliere, che certi errori hanno sempre un prezzo, che il mondo è un sassolino piccolo piccolo in cui anche il tempo si contrae e siamo tutti destinati a incontrarci.

Questo per dire che la storia di Anna racconta del periodo della guerra nelle Colonie d’Africa, racconta quello che i nostri soldati, le nostre Camicie Nere, facevano in Somalia e Eritrea, racconta ciò che lì noi abbiamo lasciato, la nostra smania di grandezza, la nostra presunzione, la nostra stupidità, la nostra vergogna. E racconta l’amore di una donna che, come Penelope, aspetta il ritorno del suo uomo, mentre la vita l’attraversa e lascia segni indelebili.

Questa storia è successa davvero, io l’ho solo raccolta e romanzata un po’, ho cambiato qualche nome e aggiunto qualche personaggio, ma il succo è uno solo: Anna, la vera Anna, imparò la guerra e l’amore. E la tolleranza e il perdono. Noi oggi cosa abbiamo imparato?

Insomma… Anna è di nuovo in libreria, o meglio è possibile ordinarla sia nella versione digitale che in brossura, e ha anche un vestito nuovo!

Per ora potete trovarla qui e qui. 

“Il passato è una terra straniera; fanno le cose in modo diverso laggiù” [dall’incipit di Messaggero d’amore – Leslie Poles Hartley]

E anche un po’ di musica bella bella ci vuole, per celebrare…

I LUOGHI DI ANNA

foto blog Anna

I LUOGHI DI ANNA è un percorso per immagini e suggestioni attraverso gli scenari reali in cui è ambientato il romanzo “Anna”. Sveliamo il mistero delle origini di questa giovane donna, dunque: Anna è di Cirò Marina, un paese del crotonese sulla costa ionica. Calabria o, come anticamente era chiamata, Enotria, la terra del vino e della vite, la punta dell’italico stivale ricca di storie oscure e di conquiste, baciata dal sole e abbracciata dal mare. Cirò Marina, nel suo spazio più ristretto e nella sua storia, rappresenta l’intera regione, e Anna ne è orgogliosa e splendida figlia.

Attraverso alcuni brani tratti dal libro, proviamo a immaginare di fare un salto indietro nel tempo, a immergerci in quell’atmosfera in cui le luci e le ombre avevano contorni netti e decisi, nessuna sfumatura ipocrita. Le immagini racconteranno il resto, ciò che la fantasia non riesce a ricostruire. Benvenuti “dentro” Anna.

Camminò fino alla prima barca della fila. I pescatori le tiravano tutte a riva al rientro, poggiate sulle palanche per tenerle in piedi e con le reti arrotolate sotto.

pescatori

Cirò Marina – I pescatori tirano le barche in secco.

Un rumore sordo, cupo, le fece mancare d’improvviso l’udito. E poi lo riacquistò di colpo, e l’urto arrivò, con tutta la sua potenza esplosiva. Stava morendo gente laggiù in mare, e quelle erano navi, e cannoni, e bombe, non delfini. Abbracciò stretto Giulio che non si era accorto di nulla, neppure della sua paura. I bambini sono esploratori coraggiosi della vita, non possono capirla la morte.

Il cacciatorpediniere Lince, affondato a Punta Alice, Cirò Marina, durante la seconda Guerra Mondiale.

Il cacciatorpediniere Lince, affondato a Punta Alice, Cirò Marina, durante la seconda Guerra Mondiale.

I due sposi si baciarono timidamente subito sepolti dal lancio dei confetti e da parenti e amici che si avvicendarono per le congratulazioni di rito. Poi ebbe inizio la festa. Il corteo nuziale giunse in cima alla collina, alla casa di Angelico, che era ormai ora di pranzo.

Cirò Marina - Corteo nuziale lungo il corso (immagine d'epoca)

Cirò Marina – Corteo nuziale lungo il corso (immagine d’epoca)

Annina aveva lasciato Giulio con sua madre, in campagna, e si era recata in paese da sola, per far prima. Le strade erano semi deserte. In lontananza vide una sua vicina rientrare furtivamente in casa.

Il centro di Cirò Marina visto da Corso Vittorio Emanuele.

Il centro di Cirò Marina visto da Corso Vittorio Emanuele.

Arrivò il libeccio. Il mare si gonfiò e urlò per tutta una notte e un giorno e ruppe la fragile barriera di massi che proteggeva la costa. Si insinuò tra le strade e le case fino alla terza fila, lasciando dietro di sé pozze di fango putrido, pesci morti e un puzzo rancido di salamoia. E rovine. Fu una mareggiata come non se ne vedevano da anni.

Mareggiata del 1972 a Cirò Marina

Mareggiata del 1972 a Cirò Marina

Mareggiata del 2013 a Cirò Marina

Mareggiata del 2013 a Cirò Marina

 

 

 

 

 

 

 

Annina guardava lontano. Le luci delle lampare al largo erano un richiamo. Avrebbe voluto essere lì, in quel momento, a sentire lo schiocco delle reti gettate in acqua, a perdersi in quel nulla liquido e far cessare quella grancassa che le batteva in petto.

Cirò Marina - Lampare al largo per la pesca notturna

Cirò Marina – Lampare al largo per la pesca notturna

Dalla collina in cui si trovava dominava una vista mozzafiato: il mare e i vigneti si stendevano a perdita d’occhio, e il verde brillante delle viti si mescolava al verde azzurro dell’acqua, ché solo la spuma faceva da barriera.

Cirò Marina - I vigneti, il mare, Punta Alice

Cirò Marina – I vigneti, il mare, Punta Alice

Fatica, sudore e amore, questi erano gli ingredienti segreti del loro pregiato vino, anche se Don Gerardo sapeva che Ernesto indugiava in qualche sperimentazione misteriosa. Quelle spezie profumate che si era fatto portare dal compare in Sudafrica, quelle botti di castagno costate una fortuna, raccontavano una storia alchemica che, chissà, un giorno li avrebbe resi famosi o avrebbe fatto esplodere tutta la cantina.

botte

Cirò Marina – Le botti per il vino Cirò si tramandano di generazione in generazione

Cirò Marina - La vendemmia coinvolgeva tutti, le famiglie di vitivinicoltori, i braccianti, le ragazze...

Cirò Marina – La vendemmia coinvolgeva tutti, le famiglie di vitivinicoltori, i braccianti, le ragazze…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Soundtrack a cura di Pierluigi Virelli – Cantunera

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A #PiùLibri15 gli incontri, gli eventi, i resoconti

locandina_anna

Come ogni anno sono di nuovo qui a raccontarvi la mia personalissima edizione di Più Libri Più Liberi. E non è ancora finita.  La novità di quest’anno è che c’è anche “Anna” assieme a tutta l’allegra brigata Watson Edizioni. Non credo si sia mai visto, a una Fiera del Libro, uno stand più animato e stracolmo di autori. E colorato! (le copertine dei libri Watson sono bellissime). La Watson fa due cose davvero interessanti, secondo me: non fa pagare un centesimo ai suoi autori (per lo più esordienti o emergenti) e li coinvolge davvero. A proposito, per chi non lo sapesse ancora, il losco individuo che si cela dietro il più bieco anonimato di “Antipatia gratuita“, la nota e cliccatissima pagina Facebook, ha un volto e un editore (Watson, appunto), e lo potete trovare ogni giorno allo stand T53. Eccolo, è lui, non fatevi ingannare dal cravattino lezioso e dagli straccali… Antonio

C’è gente quest’anno in Fiera? Mah, come sempre, quando l’esposizione dura cinque giorni (cinque giorni!!!) i visitatori se la prendono comoda, specie con un ponte di mezzo e con la primavera incipiente. Fa caldo, dentro e fuori, e siamo tutti più o meno ammalati, e Roma è sotto assedio per il Giubileo, e ci sono lavori in corso ovunque, e stanno coprendo i sampietrini, e… beh, storie di Fiera. Come sempre ci sono tanti espositori, forse qualcuno in meno degli scorsi anni, ma sempre troppi EAP. La vinceremo mai questa battaglia?

Zerocalcare ha intasato corridoi con dei firmacopie originalissimi; Camilleri è dovuto entrare da un passaggio segreto; al Caffè Letterario ci sono stati i The Pills; è venuta la Boldrini; c’era anche la Vanoni (uscirà un mio articolo su questo incontro). E poi c’era Carlotto, The Alligator in persona. Lo avevo già incontrato da Libri & Bar Pallotta e avevo acquistato il suo ultimo libro, ma qui in Fiera si trattava di un reading in salsa blues, imperdibile.

Un reading è un reading, nient’altro che una lettura ad alta voce di alcuni brani di un libro. Si spezza così la magica intimità tra il lettore e il romanzo, si svelano le emozioni nascoste. Ognuno di noi, quando legge, imprime un carattere personale alle storie, ai personaggi, dona loro una voce, un ritmo, una musicalità, che fanno parte del proprio vissuto. Ascoltare, quindi, quelle stesse storie dalla voce di chi le ha pensate, create, scritte, è sempre un’esperienza notevole. A Più Libri Più Liberi 2015 abbiamo avuto il piacere, noi che c’eravamo, di incontrare l’AlligatoreMassimo Carlotto. Proprio lui, in carne ed ossa, compreso l’alter ego Marco Buratti, presenza invisibile seppure identificabile. [continua a leggere…]

Oggi, lunedì 7 dicembre, ci saranno due eventi di cui vi racconterò: “Nuove vie verso i lettori: librai di oggi e di domani”, e tra i relatori c’è la mia amatissima libraia Carla (l’alter ego femmina di Carmelo Calì), e poi c’è l’incontro con Angelastro, l’autore di Il bel tempo di Tripoli (l’ho recensito qui), che mi ha invitata perché vuole confrontarsi con me. Magari gli farò leggere Anna…

Comunque siete ancora in tempo, fino a domani mattina mi trovate allo stand Watson e dintorni. Io, il mio libro e tanti altri autori di storie belle da leggere.