
Questa è la domandona che ogni autore si pone nel momento in cui il suo libro viene pubblicato o autopubblicato SOLO in versione digitale. Ah, il progresso! Possiamo anche ridurre un libro ai minimi termini, renderlo invisibile e inodore, senza peso e senza forma fisica, ma una cosa è certa: dobbiamo pur presentarlo al pubblico se vogliamo che sia letto! Mi direte: un libro digitale si presenta nel mondo virtuale. Vero! Ma, diciamola tutta, una bella presentazione face to face con i lettori è un’altra cosa…Dà carattere di ufficialità al lieto evento, significa che è reale, il libro è nato e “si può acquistare”. E leggere, magari.
In genere i selfpublisher (che parolone! Gli scrittori autopubblicati, insomma) decidono di inserire il libro anche in piattaforme di print on demand (stampa su richiesta), si fanno recapitare un certo numero di copie (pagandole…) e se le portano in giro in tutti i luoghi e in tutti i laghi per farle sfogliare, annusare e anche acquistare al pubblico gentilmente convenuto. Risultato? Vendono quelle 50/100 copie (se va bene) e l’eBook resta negli scaffali virtuali, ignorato. Con la pubblicazione tramite CE digitali non si può fare, perché il libro di carta PROPRIO non esiste. Signori miei, qui bisogna operare una scelta: o si decide per la digitalizzazione e basta o i nostri eBook non decolleranno mai. Comunque, ferma restando la facoltà di ognuno di restare un ibrido (e io lo sono), il problema di presentare un eBook SOLO digitale resta, e bisogna affrontarlo. Questo è quanto sto per fare col mio nuovo libro, “Quella volta che sono morta“, (che titolo, eh? Tutto un programma!), pubblicato da DuDag da pochissimo.

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Per presentare il libro sto organizzando una cosa in pieno “Cetta’s style“. Una cosa creativa e esclusiva che, almeno per il momento, solo i lettori romani potranno vedere. MA, c’è sempre un ma, dopo la première porterò il libro in tour (che un po’ d’aria nuova fa sempre bene). Senza svelare troppo vi suggerisco qui alcune linee guida o suggerimenti, che dir si voglia, per capire di che si tratta.
1) Scegliete una colonna sonora per il vostro libro. Questo è importantissimo.
2) Preparate un booktrailer SENZA scritte o titolazioni. Utilizzate un professionista per il montaggio e, possibilmente, immagini originali. Io userò dei disegni.
3) Scegliete un brano rappresentativo, che contenga dialoghi o monologhi. Sarà ciò che leggerete o che farete leggere, ma non in un reading qualunque. Pensate a degli attori e a una scena…
4) Stampate delle cartoline o segnalibro con la copertina del libro. Questa sarà l’unica carta concessa, da regalare ai lettori, magari con una dedica.
5) Trovate un teatro, piccolino, o un locale con un palcoscenico, anche un pub. State invitando le persone a uno spettacolo e bisogna dar loro l’ambiente adatto.
6) Preparate, con le vostre manine sante (se non lo sapete fare affidatevi a qualcuno di fiducia) un dolce che rappresenti il vostro libro e scegliete un vino adeguato. Sarà ciò che offrirete al pubblico chiedendo loro di annotare, su un libro delle firme, le sensazioni suscitate dalla degustazione. Questo li renderà partecipi.
7) In alternativa ai punti 5 e 6 potete organizzare una cena, per un numero limitato di persone e su invito (salvaguardiamo anche le nostre finanze oltre alla foresta amazzonica), con menu in tema col racconto. Più dispendioso, certo, ma di sicuro non sarete dimenticati.
8) Portate con voi un pc con connessione internet, perché al termine di tutto dovrete invitare i lettori a scaricare il libro dal sito in cui si trova. Molti diranno: “Non ho la carta di credito, non ho paypal”. Bene! Nessuna paura. Potete far pagare in contanti e inviare il libro, subito, alla loro casella di posta elettronica (tanto ce l’avete il file, giusto?). Sarete poi voi, con la vostra carta o conto paypal ad acquistare il libro dal sito in questione.
9) La cartolina o segnalibro con la copertina è importante per un altro motivo. Bisogna pensare al futuro, signori miei. QUINDI! Suggerisco di inserire su una delle facciate i vostri contatti social e web e l’indirizzo del sito su cui si trova il libro (ne bastano uno o due, non di più), e di invitare il lettore a lasciare un commento nel caso abbia gradito la lettura. Per incoraggiarli promettete qualcosa, un regalo speciale ad esempio, una cosa diversa. Io ho pensato a una raccolta con le musiche immaginate come colonna sonora. Ma anche, perché no, un libricino digitale con la/le ricette di quanto degustato.
10) Predisponete un libro delle firme e contatti. Senza questo i punti 6 e 9 non sono attuabili.
Bene, ora vi lascio che ho una presentazione da organizzare per gennaio. Sarà un sabato sera.
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