Franco Arminio e i suoi “paesi invisibili”. Per il Festival delle Letterature di Roma un nuovo incontro con la poesia.

Sono andata al Giardino degli Aranci della Casa delle Letterature di Roma. Non so se si chiama così (la signorina all’ingresso mi ha detto: “Arminio? L’incontro è in giardino”), però c’erano solo alberi d’arancio in quel giardino interno, con una fontana al centro mimetizzata da un basso arbusto, e tutto era così verde e calmo che, mi son detta, nessun posto è migliore per parlare di poesia.

Che poi parlare di poesia con Franco Arminio – l’evento riguardava lui ovviamente – è un eufemismo. Con lui non si parla, con lui si assiste a uno spettacolo, si dialoga, si canta. Lui è logorroico quanto basta per farti chiedere se sia sufficiente la poesia affinché si racconti. Che poi sono poesie spesso brevissime, più che ermetiche, e per questo mi piacciono: istantanee della realtà di quei paesi nascosti, perduti, abbandonati che lui tanto ama. E allora lasciamolo parlare questo “paesologo” come ama definirsi, che ha pure una splendida voce e ti cattura con le sue movenze da attore consumato. Bello spettacolo, bravo, bis!

Vi racconto l’incontro su Art a Part of Cult(ure), come sempre.

Un reading speciale col paesologo Franco Arminio.

Sono andata a incontrare un poeta. Ma non un poeta qualunque: un paesologo. Troppo complicato, va bene.
Sono andata a incontrare Franco Arminio. Meglio? L’occasione l’ha offerta Letterature Festival di Roma e il giardino degli aranci della Casa delle Letterature non poteva essere più consono a questo evento. Lo confesso, la prima volta che l’ho visto e ascoltato a Libri Come mi ha conquistata. E non è certo facile conquistare con le poesie! Quel cliché romantico degli uomini che declamano versi e stendono letteralmente le donzelle sognanti ecco, è solo un cliché. La verità è che la poesia non è propriamente una lettura nazional popolare, a meno che il poeta non abbia il carisma e il fascino di Franco Arminio. Che parla come scrive (o scrive come parla) ed è tutta una serie di emozioni circolari, coinvolgenti, spesso esilaranti. [continua a leggere…]