Il finale di una simile impresa lascia sempre due sentimenti contrastanti: l’entusiasmo per ciò che si è condiviso e l’amarezza della separazione. Siamo stati 23, sognatori, idealisti, ma con una marcia in più: quella di chi non attende che le cose accadono ma si muove per farle accadere. Questo è ciò che abbiamo fatto. Abbiamo reso possibile, agendo, qualcosa che non era mai accaduto. In Fiera da soli…chi avrebbe scommesso a favore? Il bilancio è più che positivo, va al di là delle nostre più rosee aspettative. Il futuro abbiamo già cominciato a disegnarlo, perché non penserete mica che la storia finisce davvero qui? Tutto comincia adesso!
Ma veniamo all’ultimo giorno di Fiera. Abbiamo fatto #twitteratura. Abbiamo coinvolto il pubblico in questo gioco culturale straordinario nato su twitter da una geniale idea della Fondazione Cesare Pavese, e l’abbiamo fatto proponendo in riscrittura da 140 caratteri i nostri testi. Che poi abbiamo regalato ai tweet più belli.
Poi abbiamo parlato con lettori e scrittori, abbiamo raccontato le nostre esperienze, abbiamo creato contatti importanti e ci siamo resi conto che molti, troppi, non sanno cosa c’è dietro la pubblicazione e la promozione di un libro. Questo è il momento di fare chiarezza.
Sono stata a una conferenza tenuta da Giulio Perrone Editore con Paolo Di Paolo. Hanno parlato delle novità legate alla rivista Orlando e della nascita di una “Scuola di lettura”, per rieducare i lettori deboli a leggere. Ottima iniziativa tra l’altro gratuita. Stimolare lo spirito critico sotto la guida di esperti autorevoli è una cosa straordianaria. Solo, a mio avviso, c’è una pecca difficile da digerire. Considerando la crisi che c’è nell’editoria, con le case editrici indipendenti che non riescono a vendere i libri pubblicati, perché mai questa scuola di lettura deve affrontare solo i testi dei “grandi” scrittori defunti? Perché non insegnare a leggere i libri dei nuovi autori? Questo sarebbe innovativo e anti crisi! Mah…
Poi è arrivato il momento di smontare tutto e di andare al Caffè Letterario. Il momento del reading, del confronto con la gente, con la lettura a tu per tu dei nostri libri. Bella emozione. E uno straordinario momento da condividere ancora, insieme.
Ora è il momento dei saluti. I nuovi progetti li racconteremo sul web, ma ci incontreremo ancora, è una promessa. L’ultima fotogallery per ricordare le nostre facce, quelle dei ventitrè che sono andati alla Fiera da soli, e l’hanno occupata. #OccupyFiera #NoBrandArt