Siate grati e Buone feste a tutti

Ho pensato che il modo migliore per farci gli auguri fosse questo: vi racconto perché bisogna essere grati. Che non significa essere stupidi o naif, ma avere la capacità di vedere sempre il bicchiere mezzo pieno. Alla fine ci ritroveremo con una cantina intera piena di bottiglie preziose da bere, e se non è una ragione sufficiente per festeggiare allora ditemi voi qual è?

Sono grata di essere qui oggi, di essere viva insomma. Poteva andare diversamente, sul serio, e vi sareste persi questo mio magnifico post natalizio. Quindi tutti quelli che hanno rischiato la vita bevano con me il primo calice, che non è mezzo ma è bello pieno, non trovate?

Voi dovreste essermi grati per non avervi subissato di parole e post su #PLPL2019. Ci sono stata, ho vissuto questa fiera in compagnia del mio nuovo libro e ho scritto due bellissimi – vi sfido a dire il contrario – articoli su Art a Part of cult(ure) che potete leggere qui e qui: in questi giorni di festa avete tutto il tempo, non siate pigri.

Sono grata perché un editore che stimo, Miraggi, ha deciso di pubblicare il mio nuovo romanzo “La leggenda del Re Eremita”. Sarò ancora più grata a tutti coloro che lo compreranno e lo leggeranno e lo commenteranno. Guardate, sarò felice anche di leggere le critiche.

Sono grata per tutti gli amici che ogni giorno mi sostengono anche virtualmente. Nella mia personale battaglia anche un sorriso serve, diventa arma per combattere meglio e di più. E non venite a dirmi che non si deve usare un linguaggio guerresco, ecco sarò grata a chi non lo farà.

Siamo grati tutti per quest’anno politicamente assurdo e ridicolo perché ci ha dato modo di divertirci e terrorizzarci. Non sappiamo cosa sarà di noi domani, ma per ora credo si sia raggiunto il massimo dell’idiozia possibile, l’asticella è altissima e sarà difficile da superare. Almeno lo spero…

Sono grata ad alcuni medici in particolare – non a tutti – perché hanno il coraggio di guardarmi in faccia e dirmi le cose come stanno, senza mentire. Non è una passeggiata questa avventura con il cancro, ma io intendo arrivare fino in fondo e vincere, non esiste un piano B. E voi siate grati per tutti i medici che incontrerete e che vi guarderanno negli occhi.

Sono grata a mia figlia che ha trovato le parole giuste al momento giusto. Sono grata a mio figlio che ha saputo raccogliere le mie lacrime e trasformarle in riso. Siate grati ai vostri figli, perché sono lo specchio della vostra anima.

Sono grata a quegli scrittori amici che ho incontrato quest’anno. Sto leggendo i loro libri uno ad uno e scopro a ogni parola, ogni frase, un pezzetto di loro che mi era sfuggito. Siate grati dei libri che leggerete, perché saranno mondi e esperienze e vita da condividere in modi inaspettati e meravigliosi.

Sono grata perché questa sera potrò godermi la cena della vigilia senza problemi di sapori e odori. E anche il pranzo di domani. E anche quello di Santo Stefano. Poi sarò grata al dietologo che riuscirà a farmi perdere peso.

Siamo grati tutti per queste ore di sole che illuminano Roma. Non so come va nel resto d’Italia ma lo sapete che la capitale vince su tutto, no? Se qui c’è il sole c’è speranza (questa è una cazzata, ma io vivo qui, quindi concedetemela).

E infine siate grati perché questo post è già finito. Auguri, abbracciatevi, baciatevi, fate l’amore e non siate pigri pendolari della vostra vita.

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Try again – Volevo scrivere un post sulla paura

Volevo scrivere un post sulla paura ma poi è successo che c’era il black friday e mi sono detta che fai? non te li compri un paio di biglietti aerei scontatissimi per marzo? Sabato e domenica, così, toccata e fuga a Malta e Atene che neanche un taxi da Fiumicino a Roma ti costa meno. E poi a marzo è primavera, fa già abbastanza caldo da non portare il cappotto.

Volevo scrivere un post sulla paura ma poi è successo che c’era Stefano Sgambati a Roma col suo nuovo libro, “La bambina ovunque” (bello, bello, bello, leggetelo e riflettete) e mi sono detta che fai? non ci vai alla presentazione? Ci saranno anche tutti quegli amici tuoi, quelli che bazzicano i libri e la letteratura, Carmelo, Francesca, Sara, Chiara, Rossano e tanti altri e che vuoi perderti l’occasione di parlare di cose belle e di farti quattro risate?

Volevo scrivere un post sulla paura ma poi è successo che c’era il concerto del mio coro e dovevo ripassare Christmas Trip che lì ho una parte da solista bella tosta e mi sono detta che fai? non vai alle prove e ti perdi l’opportunità del caldo abbraccio collettivo dei tuoi amici coristi? Ma soprattutto ti perdi l’occasione di essere, ancora una volta, al centro del palco? Che siccome sono poco esibizionista io…

Volevo scrivere un post sulla paura ma poi è successo che tra pochi giorni c’è Più Libri Più Liberi e mi sono detta che fai? non ti organizzi qualche incontro in fiera per scrivere i tuoi articoli su Art a Part of Cult(ure)? Ci saranno pure i tuoi amici scrittori e editori, quelli che vedi solo in queste circostanze, con libri nuovi di zecca da toccare, annusare, leggere.

Volevo scrivere un post sulla paura ma poi è successo che mi sono accorta di non averne più di paura, che se l’ho messa da parte per organizzarmi tutte queste cose è perché alla vita non gliene frega niente che quel maledetto è tornato, non gliene frega niente perché è più forte lei e quindi cazzo, che faccio? le vado contro? Mi blocco e aspetto?

Volevo scrivere un post sulla paura ma ho scoperto che nel frattempo aveva vinto il coraggio e allora niente, basta pause. Si lotta, si vince, si perde e poi si vince ancora. Magari si piange un po’. Magari si vive. (Mariù, la prossima volta che ti chiedo un segno pensaci bene che stavolta hai toppato alla grande. Lotteria, quella, nient’altro. Try again.)

Torniamo a parlare di libri. Le belle novità sono il pepe della vita.

Io provo una profonda ammirazione per tutti coloro che riescono a programmare i loro post sui rispettivi blog. Purtroppo io non ce la faccio; non seguo un calendario preciso; non li scrivo con largo anticipo per poi posticipare la data di uscita; non seguo gli “insights”; non prestabilisco un numero di post mensili. Un disastro. Ci ho provato per un po’ a inizio 2016, quando mio figlio ha utilizzato il mio blog per un master di web strategy, ma appena lui ha finito è ricominciata l’anarchia. Poi c’è la vita, con le sue disavventure, le sorprese, i fatti importanti che richiedono attenzione, concentrazione…

Cercherò d’ora in avanti di essere più disciplinata, anche se le garanzie le ho buttate via con la scatola delle istruzioni. A giugno usciranno sicuramente due post, uno collegato a un sito letterario e che riguarda una mia doppia recensione a un’autrice che amo (sì, un’autrice, perché i suoi romanzi sono il suo vestito bello), e l’altro sarà l’ultimo episodio di Cetteide Revolution. Il primo post di questo mese invece riguarda alcune novità, che per fortuna arrivano ogni tanto a mettere un po’ di pepe su queste piatte giornate di attesa.

Sono da pochissimo uscite le versioni in brossura di due miei libri – libri… racconti forse, – storici: Cetteide, in vacanza con mia madre e Quella volta che sono morta. Ho deciso di utilizzare il nuovo servizio offerto da KDP di Amazon (diverso da Create Space, che in ogni caso è di Amazon anch’esso). Sicuramente la pubblicazione è più agevole e veloce e ci sono diversi tools per l’impaginazione e per impostare la cover. Il risultato finale è soddisfacente, pur trattandosi di stampa digitale e anche se, a mio avviso, alcune istruzioni riguardo l’impostazione (pagine bianche, posizione dei capitoli, ecc.) sono da correggere. Insomma, quando KDP vi dice di cominciare l’impaginazione col primo testo a sinistra non dategli retta… La cosa decisamente buona rispetto a Create Space è che il titolo affiancherà quello già pubblicato nella versione eBook anche nei reports e quindi le vendite e le royalties saranno conteggiate ogni 60 giorni, senza massimale di introiti (con Create Space bisogna raggiungere almeno € 100…). Ovviamente la distribuzione sarà solo sulla piattaforma Amazon e i lettori faranno bene a fare l’abbonamento Prime per evitare costi di spedizione (comunque molto inferiori a quelli con Create Space che fa partire i plichi dagli USA).

Credo che molto presto ripeterò l’iniziativa con StreetLib (il procedimento è praticamente identico), perché così la distribuzione avverrà su tutte le piattaforme e gli store online (e le loro istruzioni per impaginare sono migliori).

Amanti dei libri di carta, ora non avete più scuse: eccoli, ve li presento, con tanto di link all’acquisto.

Titolo: Cetteide, in vacanza con mia madre
Autore: Cetta De Luca
ISBN: 978-1521291207
Editore: Indipendently Published
Prezzo: € 5,20
Lo puoi acquistare su Amazon 

Questo libro è piccolino, adatto ai pigri.

 

Titolo: Quella volta che sono morta
Autore: Cetta De Luca
ISBN:
Editore: Indipendently Published
Prezzo: € 8,50
Lo puoi acquistare su Amazon

Questo libro è un po’ più grande, 165 pagine, ma si legge facilmente.

And now… MUSIC!