#PLPL2016 Alla fine della Fiera cosa resta?

Ho voluto inserire questo video come introduzione all’articolo perché corrisponde alla somma e al riassunto di quanto ho visto, provato, percepito in questi cinque giorni di Fiera della piccola e media editoria Più Libri Più Liberi. What a feeling! Eppure non sono certo nuova a questa giostra. Il fatto è che quest’anno mi è sembrata leggermente diversa. C’era meno gente, complice forse un clima straordinario e un ponte lungo proposto dal calendario, ma c’erano anche meno espositori. Quegli spazi vuoti, mimetizzati abilmente spostando gli stand di qualche centimetro a destra o a sinistra, c’erano. Forse l’organizzazione sta realmente pensando di spostare la Fiera a partire dal prossimo anno, o forse gli editori si stanno riorganizzando. Parlo dei piccoli e medi ovviamente, e voglio sperare e pensare che quest’ultimo sia il vero motivo di tanta assenza.

Io ho voluto seguire tutti quegli eventi che puntavano i riflettori sui cambiamenti in atto e futuri. Quindi l’attenzione ai ruoli di scouting e di ricerca della qualità da parte degli editori indipendenti, le nuove modalità di approccio ai lettori da parte dei librai indipendenti, il significato che sta assumendo il selfpublishing nel mercato editoriale indipendente. Non pare anche a voi che ci sia una gran voglia di sciogliere legacci e lagacciuoli e di dare una bella scossa a tutto quanto? Tutta questa voglia di affermare la propria indipendenza, questo bisogno di correre più forte e più avanti, con gli strumenti giusti, liberi da sovrastrutture che sanno di stantio, questa necessità di essere creativi, fantasiosi, innovativi, tutto per riportare l’attenzione su colui che può realmente cambiare le sorti dell’editoria, l’unico vero giudice: il lettore. Caspita… Che rivoluzione potrebbe essere! E io spero tanto che accada, i tempi sono maturi, gli scrittori Indie scalpitano ai nastri di partenza, i librai hanno il cronometro in mano e gli editori sono in palestra ad allenarsi. Tutto per i lettori finalmente, tutto per cercare di ristabilire quel patto non scritto, ma unico metro di misura, tra chi pubblica e chi fruisce: la promessa di offrire un prodotto di buona qualità.

Gli ultimi due eventi che ho seguito sono stati proprio sul selfpublishing (che meraviglia ritrovare questa tematica in Fiera anni dopo l’avventura con NoBrandArt!) e sulle librerie indipendenti, e ho scritto due articoli su Art a Part of Cult(ure) che di seguito vi linko. Una sorta di quadratura del cerchio, insomma. Se leggerete di seguito gli articoli che ho pubblicato, compresa la parentesi straordinaria dell’incontro con gli autori Sabot/Age, potrete rendervene conto anche voi. Che la rivoluzione abbia inizio!

Più Libri Più Liberi 2016 #14. Si parla del mercato del selfpublishing. Un’altra editoria?

Sembra un po’ di assistere a quella faccenda della montagna e di Maometto: prima o poi si dovranno pur incontrare! E così capita che in una magnifica giornata di dicembre, a.d. 2016, in quel di Roma al Palazzo dei Congressi, il Selfpublishing incontri la piccola e media editoria in qualità di partecipante e non più come mero spettatore di serie B. Esatto, proprio così. L’incontro è stato curato dall’AIE in fondo, quindi delle due una: o hanno promosso il selfpublishing o lo temono. [continua a leggere…]

Più Libri Più Liberi 2016 #19. I librai illuminati. Come riportare i lettori in libreria?

Quest’anno Più Libri Più Liberi mi ha sorpresa per le tematiche trattate. Nulla di nuovo, sia ben chiaro, in rete se ne parla da tempo, però in Fiera, salvo timidi accenni negli anni passati, mai. Sto parlando di come stia cambiando il mercato editoriale, del ruolo che riveste la piccola e media editoria, della riscoperta dei ruoli dei vari attori che compongono la filiera editoriale, tutto per ricondurre i lettori verso i libri. Quindi i librai hanno potuto dire la loro in più di una circostanza, i librai indipendenti (quante volte ho sentito questa parola negli ultimi cinque giorni…). All’evento cui ho partecipato c’erano Carmelo Calì, per Libri & Bar Pallotta, e Alessandro Alessandroni per Altroquando. [continua a leggere…]

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